Medjugorje: alcuni spunti di riflessione

23.05.2024

di Marco Pilotti

Dopo i fasti dell'Illuminismo, le vicende oscure dei totalitarismi del Novecento, l'entusiasmo della rivoluzione del Sessantotto e non ultima la dichiarazione della morte di Dio, in una Europa in pieno processo di secolarizzazione, nel giugno del 1981 sei ragazzi più o meno adolescenti, in un piccolo paese della Bosnia, affermano di vedere la Madre di Dio. La notizia di questa apparizione, che inizialmente si presenta come fenomeno locale, in poco tempo si diffonde in tutto il mondo. In men che non si dica Međjugorje diventa una delle mete di pellegrinaggio più frequentate nell'orbe cattolico alla pari di altre gloriose destinazioni, quali Lourdes, Fatima e San Giovanni Rotondo. Certamente il mondo cattolico non è estraneo a fenomeni di massa legati ad apparizioni mariane o a luoghi di culto di santi; tuttavia, il caso Međjugorje assume nel tempo alcune caratteristiche che lo rendono singolare. Ancora oggi, dopo quasi quarant'anni, la Chiesa fatica a definirne i contorni, almeno dal punto di vista canonico. Quali sono quindi gli elementi di criticità che fanno sì che Međugorje non sia assimilabile alle altre apparizioni e che ne ritardano il riconoscimento ecclesiastico? Proviamo ad analizzarne alcuni. Senza dubbio tra questi vi è in primo luogo la durata delle apparizioni. Infatti, al contrario di Lourdes e Fatima, le apparizioni di Međjugorje non si sono concluse in un arco temporale relativamente breve, ma sono continuate nel tempo, tanto che ad oggi non sono ancora terminate. In secondo luogo, vi è Il numero elevatissimo delle apparizioni e la loro frequenza che per alcuni veggenti è addirittura giornaliera. Il terzo elemento di criticità riguarda il numero dei messaggi che la Vergine ha affidato ai veggenti: siamo nell'ordine delle migliaia. Un quarto elemento consiste nel fatto che il luogo delle apparizioni non è una grotta o un posto ben preciso, ma la Vergine appare ai veggenti nel luogo dove essi si trovano in ogni angolo del mondo. Inoltre, i veggenti sono tutti sposati, con prole e conducono una vita, se così si può dire, normale. Tuttavia, continuano a testimoniare in varie parti del mondo la loro esperienza, diffondendo i messaggi che la Vergine affida loro. Quali sono, invece, gli elementi di credibilità? Primo: tutti i veggenti sono stati sottoposti ad approfonditi esami medici e psicologici, con esiti sempre a favore della loro integrità psico-fisica. Secondo: in tutti questi anni i veggenti non si sono mai contraddetti e nelle loro dichiarazioni non si è trovato mai nulla che non sia conforme alla fede cattolica o altro di problematico; questo vale anche per i contenuti delle migliaia di messaggi diffusi. Terzo: secondo molte testimonianze, tra i pellegrini recatisi in pellegrinaggio a Međjugorje, il numero delle conversioni la conseguente ripresa di una proficua vita sacramentale è molto elevato. Molte parrocchie hanno guadagnato una certa vivacità pastorale grazie ai gruppi di preghiera formatisi dai fedeli di ritorno da Međjugorje.
Quarto: innumerevoli sono state anche le vocazioni sacerdotali o alla vita consacrata, e la conseguente nascita di ordini religiosi anche laicali come il caso dell'associazione "Nuovi Orizzonti". Indubbiamente andando nel dettaglio si potrebbero trovare altri elementi sia a favore che a sfavore. Dal punto di vista della sociologia della religione, quali sono dunque gli elementi che rendono interessante Međjugorje? La maggior parte dei pellegrini che vi si recano rientrano nell'alveo della Chiesa Cattolica, sebbene presentino caratteristiche differenti tra loro. Si passa dal credente di impostazione più progressista a quello di estrazione più tradizionale, con tutte le varianti che stanno nel mezzo. Ciò nonostante, il primo impatto arrivando a Međjugorje è quello di una Chiesa moderna e vivace. Non è raro incontrare a Međjugorje manifestazioni attribuibili ai movimenti carismatici pentecostali, quali preghiere di guarigione con imposizione delle mani, riposo nello spirito, glossolalia, esorcismi. Le folle oceaniche che invadono il piccolo paese bosniaco, creando un contrasto che ne esalta la grandezza, assomigliano a quelle dei grandi raduni dei nuovi movimenti religiosi. La fede è sempre quella cattolica, ma il luogo della narrazione è altrove, non più solo nella parrocchia, pur presente in maniera convincente, ma sulla collina delle apparizioni (Podbrdo), oppure sul monte Krizevac, quale nuovo Carmelo, sul quale si sale con qualunque condizione atmosferica, possibilmente scalzi al modo dei penitenti di ogni epoca, o ancora postando davanti alla casa di uno dei veggenti, aspettando che si affacci dal balcone, quale novello pontefice capace di mettere in contatto la terra con il cielo. I veggenti, pur nella loro evidente umiltà e semplicità, sono riconosciuti all'unisono come leader carismatici del fenomeno e la loro autorità, attribuitagli direttamente dal cielo a causa delle apparizioni, come la loro credibilità da parte dei pellegrini, è fuori discussione; di chi in futuro assumerà la leadership al posto degli attuali veggenti è prematuro parlarne, ma è sicuramente argomento di interesse sociologico nell'ottica weberiana tra momento creativo e momento organizzativo. L'interesse che il Santo Padre Papa Francesco ha manifestato nei confronti di Međjugorje, inviando un visitatore apostolico, fa presagire che la questione non sia di poco conto. Paradossalmente d'altro canto negli stessi pellegrini non è improbabile trovare atteggiamenti di pietà popolare più tradizionali, come il ricevere l'Eucaristia devotamente in ginocchio e necessariamente in bocca, l'uso del velo da parte delle donne, preghiere in latino, e un deciso ritorno della prassi del digiuno due volte alla settimana a pane e acqua. Un altro aspetto che avvicina Međjugorje ai nuovi movimenti religiosi è senza dubbio il sapore apocalittico di molti messaggi e anche un certo grado di esclusività; il fedele di Međjugorje percepisce di essere un eletto chiamato a far parte di un esercito soprannaturale al servizio della "Gospa" (così è chiamata la Madonna dai pellegrini più devoti). Tra i detrattori non mancano coloro che definiscono Međjugorje una setta. Vediamo dal punto di vista della Sociologia della religione come affrontare il problema, secondo le definizioni usate da Weber e Ttroeltsch per descrivere le categorie chiesa e setta. Međjugorje soddisfa tutti i criteri della categoria chiesa, ma in varia misura anche alcuni della categoria setta, come ad esempio: esclusività, doni e virtù particolari, separazione o rifiuto del mondo esterno. Molti frequentatori di Međjugorje ritengono altresì che ci troviamo "negli ultimi tempi" e che la salvezza finale sia strettamente legata alla rivelazione di dieci segreti: questo è un forte elemento di coesione tra i fedeli, i quali messaggio dopo messaggio ne attendono la rivelazione ultima.
Alla luce di quanto analizzato, per valutare correttamente il fenomeno Međjugorje ho considerato due fattori. Il primo è l'esperienza diretta:
Ho verificato di persona che molte affermazioni su Međjugorje non corrispondevano alla realtà, come ad esempio il fatto di trovarsi in un contesto di fanatismo o isteria religiosa collettiva. Ho invece constatato che il tutto si svolge in un clima di pace e tranquillità; anche davanti a presunti fenomeni soprannaturali, come il famoso "sole che gira" , la gente rimane composta. Il secondo fattore è la distinzione tra il caso Međjugorje in sé e il fenomeno Međjugorje raccontato e vissuto. Dal mio punto di vista il caso Međjugorje in sé è molto semplice e definito. La Madonna è apparsa ai veggenti, ha dato loro dei messaggi che essenzialmente sono un invito alla preghiera rivolto a tutti. Nei messaggi non si trova nulla di nuovo o di diverso rispetto ai contenuti tradizionali della fede cattolica, casomai una sorta di invito accorato a metterli in pratica. Međjugorje è una "normale" parrocchia nella quale alcuni fedeli dicono di vedere la Madonna e per questo motivo milioni di fedeli vi si recano, rendendo quindi necessaria una pastorale straordinaria. Dall'altra parte assistiamo al fenomeno Međjugorje così come viene vissuto e raccontato. Il pellegrino o il gruppo organizzato, una volta arrivati a Međjugorje tendono a vivere la loro esperienza secondo la propria spiritualità. Ad esempio, un gruppo del Rinnovamento Carismatico pregherà in lingue, un altro invece dirà il rosario in latino. Al proprio ritorno il racconto dell'esperienza vissuta passerà necessariamente da questi filtri creando quindi un' immagine poliedrica e molto varia del fenomeno.

Crea il tuo sito web gratis!