Terza Ospitata di Papa Francesco a "Che Tempo Che Fa".

Papa Francesco è stato l'ospite speciale di Fabio Fazio nella trasmissione "Che tempo che fa" su Nove, ieri sera in prima serata. Durante l'intervista, il Santo Padre ha toccato numerosi temi di attualità, dalla tregua tra Palestina e Israele alla situazione dei migranti, passando per il significato del Giubileo e il ruolo della speranza nel mondo di oggi.
Riguardo alla tregua a Gaza, il Papa ha ringraziato i mediatori per il loro impegno nel risolvere le situazioni di conflitto, sottolineando che "la pace è superiore alla guerra, sempre". Ha anche discusso la soluzione di due popoli e due Stati, auspicata nell'Angelus, e ha ribadito l'importanza del coraggio per raggiungere la pace..
Il Santo Padre ha poi spiegato il significato profondo del Giubileo, definendolo l'occasione per "ricominciare" e sottolineando che la nostra vita è un continuo rincominciare. Sul tema dei migranti, Papa Francesco ha indicato quattro azioni fondamentali: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Ha criticato la produzione di armi, sottolineando come la fame e la povertà potrebbero essere risolte se si investisse in cibo invece che in armamenti.
Nell'intervista si è parlato anche dell'autobiografia del Papa "Spera", scritta con Carlo Musso. Inizialmente concepita come opera postuma, è stata poi pubblicata con il consenso del Santo Padre. Non sono mancati i riferimenti alle origini italiane della famiglia di Papa Francesco, con l'amore per il cinema e la musica trasmesso dai genitori. Il Papa ha rivelato anche alcuni aneddoti personali, come una rissa giovanile poi risolta con il perdono e l'amicizia.
Infine, il Santo Padre ha affrontato il delicato tema degli abusi nella Chiesa, ribadendo l'impegno nel combattere questo male e nell'essere vicini alle vittime. Ha concluso con un messaggio di speranza per gli ascoltatori: "Fratelli, sorelle, l'anno giubilare è per aprire il cuore. Non lasciare passare questa opportunità. Avanti e coraggio. E non perdere il senso dell'umorismo. Grazie!"